Si lo ammetto, sono due giorni che non faccio un c…., anzi non è che lo ammetto, lo dico apertamente, vi spiattello in faccia la mia fancazzaggine con fierezza e anche una puntina di soddisfazione, non lo posso negare. Magari in questo momento qualcuno mi sta leggendo dal computer dell’ufficio e sta pensando “guarda se sto corvetto dei miei co… deve ricordarmi la mia condizione di sfigato a lavoro…” si, è così, ma la mia bastardaggine durerà poco, fino a Lunedì, poi rinizia il calvario, chilometri da macinare, telefonate… Comunque non ci voglio pensare, fino a Lunedì non farò niente di dovuto, farò solo ciò che voglio fare… E un buon cinquanta per cento del suddetto tempo sarà utilizzato nell’attività più amata da noi maschietti (ma forse anche da qualche femminuccia, anche se credo in misure molto minori… si dice molto minori? Bha…) L’OZIO. E’ una pratica molto diffusa ma in pochi sappiamo come sfruttarla al massimo. L’ozio ha 3 regole precise:
1- Direttamente il padre dell’ozio Homer Simpson ci insegna la prima regola e cioè che quando sei in modalità ozio, qualunque cosa a più di dodici passi da te dev’essere considerata inaccessibile. Troppa fatica per tredici, meglio rinunciare in partenza.
2- La seconda regola per praticare l’ozio in maniera piena e da vero Maestro è arrivare tramite il rilassamento a quello che io amo definire Stato di Torpore. Mi spiego meglio, o almeno ci provo, avete presente quando fate un grande sforzo fisico e successivamente vi mettete sul letto a riposare, vi capita a volte di rilassarvi a tal punto da non sentire più una gamba o le braccia? Quei momenti in cui devi muovere l’arto assopito per sapere se c’è? Eh… Rilassarsi a tal punto da non percepire più il proprio corpo.
3- La regola numero tre è la più semplice ma anche la più importante… Spengere il telefonino… La devo spiegare? Non credo…
E dopo queste perle di saggezza donate in modo completamente gratuito se permettete, tornerei, in veste di Maestro, a praticare la mia arte…