Mese: dicembre 2023

Patriarcato… maschilismo… insomma quella roba lì…

Non sono molto d’accordo con la narrazione attuale sul tema del “patriarcato”, che poi patriarcato non è, casomai maschilismo, comunque credo che sia in atto una generalizzazione che non porta a niente di buono, che non invita alla riflessione, che spesso serve solo a puntare il dito verso qualcuno per trasformarlo nel capro espiatorio di turno. Ultimamente è l’uomo sotto attacco, cioè gli uomini tutti, va bè… meglio se bianchi e occidentali… ma questo è un altro discorso… Comunque categoria di cui anch’io faccio parte, accusati di essere violenti, maleducati, e da condannare senza appello. Giustamente si fa presente che nella nostra cultura svariate sono le disuguaglianze a livello lavorativo, ma anche nella vita di tutti i giorni, si pensi solo al fatto che il sesso femminile viene da sempre chiamato “sesso debole”, e fondamentalmente sono d’accordo con alcune di queste affermazioni, ma è sempre realmente così? Veramente la donna è sempre considerata meno dell’uomo? Voglio fare qualche esempio, mettiamo che una coppia con figli che vive sotto lo stesso tetto si separa, si ritrovano davanti al giudice, a chi rimarrà la casa? Chi verserà l’assegno di mantenimento? Non c’è bisogno di dire che nel novanta per cento dei casi l’uomo dovrà fare la valigia, trovarsi un’altra sistemazione e prepararsi a sborsare un tot al mese per gli alimenti… Spesso si sente parlare di associazioni che aiutano le donne vittime di maltrattamenti ma vi garantisco che esistono anche associazioni che aiutano i mariti che col divorzio hanno perso tutto e non hanno più neanche i soldi per mangiare. Poi, voglio fare un altro esempio, la scena è questa: siamo all’uscita di una scuola elementare, tra la folla di genitori che aspettano i bambini c’è una mamma con un vestitino semitrasparente sotto il quale si vede chiaramente un tanga, che succederà? Bhè, qualche papà sbaverà, altri commenteranno sotto i baffi, tra le mamme si sentirà “quant’è ridicola quella” ma insomma le reazioni saranno queste o poco più. Mettiamo che il protagonista della stessa scena questa volta sia invece un nonno, sui settantacinque, bello robusto e peloso, vestito esattamente come la suddetta mammina, quindi stesso vestitino trasparente e mutanda frangichiappe che a stento riesce a contenere due ammennicoli ormai inservibili, che succederà? Ve lo dico io, che dopo dieci secondi qualcuno chiama i Carabinieri… Quindi dov’è l’uguaglianza? E i pari diritti? Come si può evincere dagli esempi appena menzionati non è bene generalizzare, ogni valutazione va fatta dando uno sguardo attento al contesto in cui siamo, bisogna sviscerare il problema e soprattutto capirne le origini. Da dove viene il maschilismo? Dal patriarcato che da secoli organizza (o meglio organizzava) le nostre società? A ben vedere no, le origini sono ben più antiche, e se tralasciamo le abitudini degli uomini dell’età della pietra in cui le società erano tutto tranne che civili, scopriamo che l’origine sta nelle religioni, per quanto riguarda noi occidentali quella cristiana. Dalla Genesi Dio disse alla donna: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà.” Cioè, non c’è scritto “ti darà un consiglio e poi te farai come ti pare”, no no, c’è scritto “ti dominerà”. Quindi se davvero volete cambiare le cose invece di protestare per le piazze, e dare la colpa ai maschi tutti, che invece per la maggior parte gravi cose non ne fanno, forse sarebbe il caso di aprire Google Maps, scrivere Vaticano, e Bon Voyage!