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In punta di piedi

L’argomento di questo post mi è venuto in mente grazie a una persona che conosco da svariati anni, e che in questi giorni per lavoro ho frequentemente incontrato, amico di famiglia, persona molto anziana, molto colta, e con un modo di esprimersi da signore dei primi del novecento. Mi ha sempre affascinato il suo modo di porsi con le persone, sempre molto accomodante, pacato ma allo stesso tempo chiaro e diretto nell’esprimersi, come scrivevo in   uno dei post passatiold_man_support1 è una di quelle persone che sanno scegliere i vocaboli giusti, al momento giusto. Ho intitolato questo post in punta di piedi perchè è così che si affaccia nella mia vita quest’uomo, saluta sorridendo, mi chiede sempre se può disturbare e inizia la conversazione chiedendo “come stai” domanda sempre più in disuso, e dalle sue espressioni facciali mi da sempre l’impressione di essere realmente interessato alle mie condizioni. Cavolo quanto è bello vedere un sincero interessamento dettato dalla pura conoscenza o da un amicizia, specialmente se proviene da una persona di quell’età. Di solito, e ci aggiungo un bel “IN ITALIA”, se non si hanno i capelli bianchi difficilmente si viene presi sul serio. Comunque tralasciando la colata di campanilismo mi viene da fantasticare su come potevano essere i suoi genitori, a quei tempi portare rispetto in generale verso il prossimo, soprattutto se più anziano, era sicuramente un valore molto più importante di oggi e credo venisse insegnato, talvolta anche con modi abbastanza brutali, in tutte le famiglie ma è vero anche che i modi rudi e la maleducazione erano altrettanto sviluppati, quindi potrebbe aver deciso da solo di usare questi particolari atteggiamenti. Fatto sta che ogni volta che lo incontro è un piacere conversare con lui, e lui con voce calma si spiega in un italiano perfetto, ineccepibile, non alza mai il tono durante la conversazione, immagino che riuscirebbe a parlare pacato anche con uno che gli ha appena graffiato la macchina. A pensarci bene è una dote straordinaria, mantenere la calma sempre e comunque, immaginiamoci un litigio tra due persone, uno avvelenato di rabbia che inveisce e l’altro sempre e costantemente pacato che argomenta in modo giusto senza farsi minimamente prendere dalla collera. Chi vorreste essere dei due? Quello che tuona ingiurie o quello che disquisisce quieto e sereno? Chi vive meglio dei due? E lui è così, in punta di piedi sempre e comunque, con rispetto, con interessamento sincero, con un sorriso, in due parole, con educazione.