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La Rubrica Granguignolesca #2

Ed eccoci al secondo appuntamento della rubrica Granguignolesca, che si occupa di avvenimenti che hanno appunto del granguignolesco e cioè del macabro, del raccapricciante. Partiamo con la prima notizia che poi sono due ma ho deciso di fonderle insieme perchè trattano della stessa materia e cioè le percosse. Una è la notizia dell’uomo che nella mia amatissima Livorno è stato arrestato per aver spaccato i denti alla moglie con una bottigliata (doveva amarla tantissimo…), nel video dell’arresto si vede l’uomo bloccato a terra da un agente, e a un tratto sopraggiunge un altro agente che gli sferra un calcio in faccia. Ora la mia prima reazione è stata “se l’è proprio meritato”, poi però se pensiamo che l’uomo a vederlo pesava forse settanta chili bagnato, che era già a terra con un agente corpulento che lo bloccava, che motivo c’è di dargli un calcio in faccia? Nessuno… è abbastanza da imbecilli secondo me… La seconda invece è successa in quel di Milano in cui una donna pare che abbia deciso di mostrare a donne e bambini le sue parti intime, all’arrivo degli agenti è stata arrestata, e poi mentre la conducevano in caserma pare abbia accusato un malore, così gli agenti hanno fermato il veicolo e lei se l’è svignata. Una volta raggiunta per la seconda volta dagli agenti è stata riarrestata ma un agente mentre la Sig.ra era seduta a terra con un altro agente che tentava di ammanettarla si è vista recapitare una sonora manganellata sulla testa. Ora, per prima cosa mi chiedo, ma quando trasportano le persone arrestate, non le chiudono a chiave le portiere? Come cazzo ha fatto questa a scappare? Mi verrebbe quasi da citare un noto film “ma chi t’ha addestrato a te, Topo Gigio?”. Comunque anche in questo caso c’era bisogno di una manganellata in testa? Bha… Passiamo adesso alla notizia che sarebbe necessaria una vaccinazione antitetanica a tappeto nelle zone dell’alluvione dell’Emilia-Romagna. Spiegano che il problema è l’acqua stagnante, nella quale proliferano i batteri. Ora scusate se mi permetto, non sono un medico, ma in Italia non siamo proprio digiuni sull’argomento, dagli anni cinquanta ad oggi di alluvioni serie ne abbiamo avute quasi un ottantina, probabilmente più di una all’anno, e il tetano, scusatemi tanto, non l’ho mai sentito nominare, credo che in Emilia al momento siano altri i problemi su cui indirizzare la nostra attenzione. Concludiamo la rubrica con una notizia che proviene ancora dalle zone alluvionate e cioè quella dell’anziano che purtroppo è rimasto ucciso all’interno della sua abitazione green e ipertecnologica. L’uomo viveva in questa villetta in cui tutto funzionava grazie alla tecnologia, quindi porte, finestre, cancello d’accesso ecc… L’alluvione si sa, ha un effetto collaterale, quello della mancanza di energia elettrica, l’acqua non va molto d’accordo con gli aggeggi tecnologici, e quindi l’uomo si è ritrovato letteralmente bloccato all’interno dell’abitazione. Per di più aveva le sbarre alle finestre, che i vicini hanno tentato di forzare senza riuscirci. Alla fine non c’è stato niente da fare, l’acqua lo ha sommerso annegandolo. Cosa possiamo imparare da tutto ciò? Che super tecnologico o super green non è sinonimo di sicuro. Riflettere…

La Rubrica Granguignolesca #1

Giorni fa ho scoperto una nuova parola e cioè “Granguignolesco” che vuol dire macabro, raccapricciante. L’etimologia deriva dal Gran Guignol, un teatro situato a Parigi nel quale, nei primi anni del novecento andavano in scena spettacoli truculenti. Dopo la scoperta mi è balenata in mente l’idea di farci una bella rubrichina e infatti nasce quest’oggi “La Rubrica Granguignolesca” dedicata alle notizie più raccapriccianti. Partiamo subito con la recente notizia dei giorni scorsi del ragazzo ucciso dall’orso in Trentino, che indubbiamente è abbastanza truce, ma cosa ancor più orripilante è la storia degli orsi in Italia. Eh si, perchè gli orsi nei nostri boschi una volta c’erano, poi nei primi del novecento sono stati presi a fucilate dai contadini e dai pastori perchè attaccavano il bestiame e si pappavano le coltivazioni, così, ridotti a una manciata di esemplari hanno convissuto abbastanza pacificamente con le popolazioni a ridosso delle montagne. Recentemente però, con il progetto Life Ursus hanno ripopolato e indovinate un po’? Gli orsi sono tornati a fare gli orsi… ma chi l’avrebbe mai detto… e ora cosa si fa? Ma certo, rimbracciamo il fucile e via, sbudelliamoli nella pubblica piazza! Non ho parole… Caro essere umano ma farti i cazzi tuoi no? Devi sempre mettere il naso in tutto? Ah, dimenticavo, gli orsi che fanno gli orsi vengono detti “problematici”, gli uomini che vorrebbero fare Dio come li vogliamo classificare? Procediamo con la seconda notizia, questa è fresca fresca di qualche ora, il Dalai Lama giocando con un bambino prima si è fatto dare un bacino sulla guancia, poi sulla boccuccia e poi ha chiesto candidamente al bambino di “succhiargli la lingua”… vorrei commentare ma sinceramente mi mancano le parole. Dice che dopo si sia scusato, dopo una roba del genere a cosa servano le scuse non lo so, ma i portavoce del santissimo ci tengono a far sapere che a sua santità piace scherzare, spero che piaccia scherzare anche ai genitori del bimbo, magari con una scanzonata mazza da baseball o tramite briosissimi avvocati. E via con la terza notizia raccapricciante, questa viene direttamente dalla mia terra, la Toscana, ieri a Orbetello è stata inaugurata, udite udite “per la riqualificazione del territorio”, un’installazione della scultrice statunintense Overton, l’opera si intitola “Tulip” ed è questa roba qui:

Un giornale locale ha anche il coraggio di titolare così: “Orbetello, di fronte alla laguna è sbocciato un grande tulipano in calcestruzzo”. Io sinceramente pensavo fosse uno scherzo della serie Cetto La Qualunque che voleva piantare un pilone di cemento armato per ogni bambino che nasce, e invece no questi sono seri, lo fanno davvero. Anche in questo caso come commentare, non mi vengono le parole, o forse mi vengono ma è meglio che non le scriva. Quando ho letto “sbocciato un tulipano” avevo pensato a un giardino nel quale era nato un tulipano da guinness… poi ho letto calcestruzzo… e m’è passata la poesia…