Mese: febbraio 2015

Perchè correre…

Ho intensificato la corsa. Tutti i giorni mi faccio il mio sacchettino di chilometri. Scappo da chissà che per ritrovarmi esattamente al punto di partenza. Però mentre corro sto bene, respiro forte, respiro profondo e mi alleno a non mollare. A volte la fatica è davvero tanta e la mente prova a dirmi “basta, smettila, fermati” ma io non smetto, ho deciso che arriverò là! Mi scoppi pure il cuore, le mie gambe continueranno comunque a correre. Qualcuno è venuto a correre con me a volte, ma alla fine hanno mollato tutti, perché? Semplice, perché loro lo fanno per sport, come attività fisica insomma. Io no, io corro per me, per sfogarmi, per massacrarmi di fatica, per scappare, per sentire quella sensazione piacevole di endorfine che si ha dopo un grande sforzo fisico. Credo di essere un drogato. Ma chi non lo è? Una canzone molto bella dice “quando si correva per rabbia o per amore, ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce…” io credo di correre per entrambi. Alla fine della corsa bevo a piene mani acqua freschissima, cavolo è così buona, non sto parlando di acqua in bottiglia, esce da un rubinetto, in mezzo alla natura, unica testimonianza dell’opera umana in questo posto. E’ così fresca che mi sono venuti i geloni alle mani, sul serio, è che subito dopo la corsa non sento il freddo, anche a zero gradi è come se ce ne fossero venti. E il sudore, fa schifo a tutti, è risaputo, ma in quei momenti sentire sgorgare il sudore dal corpo è come rinnovarsi, lo senti cadere dalle tempie, lo percepisci inondarti i vestiti e sai che le tossine se ne stanno andando. I muscoli ti urlano basta, ma ogni volta, dopo pochi minuti che hai finito ti ringraziano. Non mi è mai piaciuta la corsa, da bambino agli allenamenti di calcio facevo di tutto per non correre, adesso faccio di tutto per il contrario. Non mi capirò mai…

Uno sguardo intorno

L’altra sera pensavo che non riesco a trovare un briciolo di logica in tutto ciò che mi accade attorno. Non parlo solo delle vicissitudini private, ma di tutto, globalmente insomma. Quindi, dando uno sguardo intorno mi è capitato, come credo quasi a tutti, di vedere gli ultimi filmati delle esecuzioni da parte dell’Isis, il filmati hanno un montaggio da cinema con tanto di effetti grafici e musica di sottofondo, probabilmente chi li ha realizzati voleva dare più enfasi a tutto ciò, come se un’esecuzione avesse bisogno di essere sottolineata ulteriormente, nel prossimo mi aspetto anche il break pubblicitario e il televoto da casa. A proposito di televoto, nessuno ha fatto caso che ci fanno votare per tutto tranne che per ciò che davvero conta? Possiamo scegliere chi vince il Grande Fratello, oppure Sanremo, ma per le cose serie no, fanno loro, noi non dobbiamo metterci bocca. Poi durante queste belle trasmissioncine ci bombardano con le pubblicità dei bambini africani che muoiono di fame. Su dai! Mandagli un aiuto! Mettiti una mano sul cuore e una nel portafogli! E tu vorresti rispondergli “guarda che a stento arrivo a fine mese, porca puttanissima!” I soldi statali però no, quelli sono per le banche, per i bambini che soffrono ci vuole la colletta dei telespettatori… Il nuovo presidente della Repubblica a parte essere nella solita politica marcia da millenni è un altro vecchio, e ripeto VECCHIO e chi s’indigna per la parola vecchio vada pure a cliccare da altre parti. Belen ci condisce la vita con i suoi post su qualsiasi social network che vorrei sapere come cazzo fa a sbucarmi ovunque sul web, che vorrei rispondergli “non me ne frega un cazzo se hai fatto un figlio due o tre e se mi fai gli auguri di Natale o quanti tatuaggini hai!!!!”. Allora a un certo punto dico STOP! Musica, necessito musica immediatamente. Devo staccare da tutto questo. E allora vado su youtube, vado nella casellina di ricerca e digito il brano, lo trovo e ci clicco… un secondo appena e… E PARTE QUEL CAZZO DI SPOT DEL DENTIFRICIO PER I DENTI SENSIBILI CON QUELLA ODIOSA IN CAMICE BIANCO CHE DA QUANTE VOLTE L’HO VISTO MI RICORDO ANCHE COME SI CHIAMA!!! SI CHIAMA LETIZIA!!! Quindi Letizia, capiscimi, io sono costretto a mandarti a fare in culo, denunciami, rimandamici, fai quello che vuoi ma io sono sull’orlo di una crisi di nervi e in qualche modo devo sfogarmi…

Sano o non sano di mente?

Pensieri strani mi passano per la testa in questi giorni, scaturiti molto probabilmente da episodi squallidi a cui ho assistito nei confronti di una persona con problemi psicologici. A parte il fatto che sono straconvinto che di persone psicologicamente sane ne esistano ben poche, e io sicuramente non faccio parte di queste, volevo esprimere la mia perplessità sull’argomento sano di mente/non sano di mente perché il confine credo sia sottile. Questa persona è in evidente sovrappeso, questo suo stato è dovuto all’uso massiccio di psicofarmaci e a un alimentazione assolutamente esagerata e sbagliata, questi “sintomi” se così si possono chiamare sono a loro volta dovuti alla perdita prematura di alcune persone care. Per gli addetti ai lavori probabilmente suonerà come la storia più banale del mondo, uno perde delle persone care, non regge al dolore ed entra in depressione, e da li disordini alimentari, psicofarmaci, e chi più ne ha più ne metta. Viene considerato da tutti quello matto, viene spesso evitato, mai coinvolto, e spesso deriso per il suo aspetto fisico. Allora io sposto l’attenzione su chi deride, su chi evita, su chi non coinvolge, e non posso non pensare che si tratti di personaggi realmente malati, con una forma di sadismo che istintivamente punirei con pene corporali. A volte prendo uno di questi individui e gli spiego che siamo davanti semplicemente a una persona che ha sofferto molto, con un passato al quale noi cosiddetti “normali” probabilmente non avremmo resistito, e allora vedi che lo osservano in maniera diversa, non fanno slanci di generosità come dovrebbero secondo me, ma quantomeno vedi che ci pensano, non ridono più, forse addirittura cercano di immedesimarsi. Quindi tutto ciò per chiedermi e chiedervi: chi è normale, e chi malato? Chi è il sano? Chi è il non sano? Per fare un altro esempio di più pubblico dominio potrei raccontare delle bombe su Hiroshima e Nagasaki, tranquilli non dei giorni e delle vittime del disastro, dei giorni dopo e di coloro che materialmente hanno lanciato le bombe. Gli equipaggi degli aerei che hanno sganciato Little Boy e Fat Man sono tornati a casa, o come si suol dire in patria, accolti come eroi, decorati, per l’opinione pubblica avevano risolto il conflitto contro il Giappone e evitato che la guerra si protraesse più a lungo con il risparmio di moltissime vite. Alcuni di loro sono ancora vivi, rilasciano interviste e vivono vite normali. Tranne uno, tornato a casa ha immediatamente appeso la divisa al chiodo, devoluto la propria pensione alle vittime della guerra. Poco tempo dopo ha iniziato a manifestare episodi di depressione, quindi ricoveri ospedalieri e un paio di tentativi di suicidio, il terzo credo riuscito. Allora non posso fare a meno di chiedermi se davvero possa essere considerato un disturbato, un non sano di mente, oppure se semplicemente è tornato a casa e si è accorto di ciò che aveva fatto, centinaia di migliaia di vite letteralmente smaterializzate in un battito di ciglia, centinaia di migliaia di feriti, generazioni future compromesse dalla radioattività, pezzi di mondo in cui un filo d’erba commestibile potremmo rivederlo fra centinaia d’anni. Ripeto, per i documenti degli ospedali e per la gente era ed è un depresso, con problemi psicologici, un non sano di mente, per me i non sani, i malati sono coloro che dopo aver fatto tutto ciò riescono a dormire, a guardare in faccia i loro figli, a baciare le proprie mogli, a vivere insomma.