Mese: febbraio 2017

Nuove e vecchie mode

C’è un’usanza strana qua in oltralpe, da parte di ragazzine appena maggiorenni o quasi. L’ho notato non perché vada dietro alle pischellette, come si suol dire tengo un’età e non sono certo un pedofilo, ma semplicemente perché è impossibile non notarle. Si tratta di un particolare make up che apportano ai loro volti. Si tratta di un trucco a dir poco marcato e abbondante che le fa sembrare statue di metallo, mi spiego meglio, quando le incroci per strada e hai l’opportunità di osservarle da vicino noti una patina color oro sui loro visi, ricordano Dolores O’Riordan nel video di Zombie… Sicuramente si tratta di una moda e parlarne in modo dispregiativo sarebbe quantomeno da persone poco intelligenti visto come ci vestivamo noi che pischelletti lo eravamo nei primi anni novanta… Ricordate vecchietti e vecchiette? C’era un indumento che ha segnato la nostra generazione, ce l’avevano tutti i maschi, ma spesso lo usavano anche le femminucce, sto parlando del “Bomber”. Il colore esterno variava dal nero, blu scuro, verde o vinaccia, ma era l’interno che lo distingueva da tutti gli altri tipi di giacche a vento, arancione acceso! Se lo indossavi al contrario eri visibile da chilometri… anche al buio… E poi l’immancabile camicia a quadri di due taglie più grandi che usciva da sotto il bomber a formare una specie di gonnellona… Quando ci ripenso mi chiedo come abbia fatto ad andare in giro in modo così ridicolo, ma quando sei pischello è così, sei felice di non capire un c….

Un momento…

E’ bastato scriverlo sul blog che ho trovato un lavoro… Un momento…

omerunmomento
Ma allora vuol dire che tutto ciò che scrivo sul blog si avvera? Mitico!

nyagtp
Ho pronta pronta una lista. Va bè dai so tre cazzate… sono uno che non chiede poi molto io…

Vorrei che l’egoismo che regna sovrano su questo misero pianetucolo fosse in diminuzione e non palesemente in aumento.

Vorrei scendere negli abissi e vedere le strane creature che li abitano.

Vorrei rivivere il primo giorno di scuola.

Vorrei illudermi di sapere la verità.

Vorrei una bottiglia d’acqua ghiacciata.

Vorrei che la giustizia facesse il suo dovere.

Vorrei un super potere.

Vorrei saper fischiare con le dita in bocca.

Vorrei che alcune donne capissero che anche gli uomini hanno momenti di debolezza, e che non per questo sono meno uomini.

Vorrei essere più positivo.

Vorrei che le persone che a prima vista sembrano interessanti non aprissero bocca facendomi immediatamente ricredere.

Vorrei rigiocare a nascondino con la felicità che mi ricordo di aver provato quando ero un bambino.

Vorrei entrare nella testa del prossimo per vedere cosa c’è.

Vorrei essere sereno per la maggior parte del tempo.

Vorrei che la razza umana avesse un pizzico di empatia in più.

Vorrei che il gelato non facesse ingrassare.

Vorrei che un paio di persone che mi stanno sulle scatole cambiassero pianeta, ma andrebbe bene anche se si limitassero a cambiare emisfero.

Vorrei guardare i miei nipoti e essere un pò più sicuro del futuro che li attende, invece di essere preoccupato…

Vorrei trovare un corvo bianco.

Vorrei un massaggio alla schiena, di almeno tre ore.

Vorrei poter parlare ancora una volta con mio nonno.

Vorrei che molta gente spegnesse la televisione… per sempre.

e poi vorrei poter lasciare andare un bel po di cose che ancora rimangono aggrappate da qualche parte dentro di me…

Si avvereranno? Staremo a vedere ma una vocina mi sussurra di no… chissà perchè…

Vendersi

Fuori il vento freddo fischia tra le case, le nuvole in cielo si rincorrono veloci e io tazzona di tè caldo in mano me ne sto alla finestra a contemplare immerso nei pensieri. Pensavo che non riesco a vendermi. Mi spiego meglio. Tutti, chi più chi meno, dobbiamo riuscire a dare un’idea di credibilità o sicurezza o capacità e chi più ne ha più ne metta, a seconda dell’obbiettivo che vogliamo raggiungere. Tipo, se voglio cercare di suscitare interesse in un individuo di genere femminile dovrò cercare di risultare sicuro, affascinante, misterioso ecc… Se invece volessi cercare di vendere un qualsiasi bene o servizio dovrei quantomeno dare l’idea di una persona di cui ci si può fidare… Ecco, tutte questo per me è estremamente difficoltoso. Non riesco a recitare la parte. Non riesco a vendermi. Probabilmente sono solo un pessimo attore. Il problema però è che in questo momento della mia vita avrei un gran bisogno di riuscire a convincere il prossimo. Eh si, perché faccio parte di quell’esercito di italiani che hanno lasciato il bel paese per cercare fortuna altrove, e nell’altrove, soprattutto i primi tempi, in cerca di un’occupazione, sono costretti a fare innumerevoli colloqui e prove di lavoro. Quindi si, mi ci vorrebbe di essere splendido… insomma di risultare splendido… di fare lo splendido… che tristezza, non ci riuscirò mai…

Prima te corco poi parliamo…

Coinquilino non si sta comportando per niente bene, il rapporto sembrava evolversi nella giusta direzione, in una convivenza tranquilla, e invece no. Del resto dovevo aspettarmelo, era andata troppo bene nella capitale, avevo trovato persone divertenti e rispettose, per un semplice calcolo statistico le probabilità che sarebbe accaduto di nuovo erano pochissime, poi mettiamoci anche una spolverata di legge di Murphy, che ormai mi accompagna da tempo immemore, et voilà il giramento di ammennicoli è servito. Nell’incontro preliminare ero stato chiaro, sarei entrato in casa solo se nel breve periodo avrebbe provveduto a far installare una connessione wi-fi, niente di supertecnologico intendiamoci, non è che gli abbia chiesto la fibra ottica, volevo semplicemente la possibilità di navigare illimitatamente con una velocità decente. Lui all’incontro è stato splendido, “no problem” ripeteva, così, visto che sembrava una persona seria, appartamento pulito, non troppo lontano dal centro, stanza spaziosa ho detto ok. I primi giorni, non vedendo arrivare nessuno per l’installazione provavo a sondare il terreno chiedendogli se aveva chiamato la compagnia, diceva che aveva usato la chat ma non gli avevano risposto, avrebbe chiamato l’indomani, va bè. Dopo qualche altro giorno ritento, la risposta è che ha visto una buona offerta che parte da Gennaio, quindi dobbiamo aspettare qualche giorno per far cominciare il nuovo anno. Inizia il nuovo anno e dopo alcuni giorni richiedo, mi dice che in quei giorni aveva un sacco di lavoro e non ha avuto tempo, chiamerà a breve. Oggi ne abbiamo esattamente 10, ieri, mi ha detto che ha una settimana di ferie e che avrebbe chiamato, non solo non ha chiamato ma ieri sera hanno dormito in cinque nella sua camera, perché sono arrivati degli amici a trovarlo (che poi amici, avranno si e no il doppio dei suoi anni… bho…), e quindi ha risposto al mio messaggio asserendo che non può chiamare perché deve portare in giro i suddetti che vogliono visitare la città. Ora, come potrei descriverti, caro lettore, il prurito alle mani che percepisco in questo momento, domattina quando lo incontro, magari in cucina mentre bel bello si prepara la colazione, come mi approccio? Gli uso violenza subito della serie prima te corco e poi parliamo? Vado di velata minaccia alla maniera mafiosa? Oppure sbotto e distruggo la cucina? Sai, quello che mi da fastidio sul serio è che io cerco di comportarmi bene, di essere rispettoso, più che posso, perché so che è l’unico modo di convivere non dico felicemente, ma almeno serenamente, e invece no, questa testina a trombetta pensa di prendermi per il c… Spero di svegliarmi di buonumore domani, altrimenti saranno guai…

PS: questo post è stato scritto all’epoca dei fatti, adesso, finalmente, ho una connessione decente. Inutile dire che per averla ho dovuto cambiare appartamento…