Patriarcato… maschilismo… insomma quella roba lì…

Non sono molto d’accordo con la narrazione attuale sul tema del “patriarcato”, che poi patriarcato non è, casomai maschilismo, comunque credo che sia in atto una generalizzazione che non porta a niente di buono, che non invita alla riflessione, che spesso serve solo a puntare il dito verso qualcuno per trasformarlo nel capro espiatorio di turno. Ultimamente è l’uomo sotto attacco, cioè gli uomini tutti, va bè… meglio se bianchi e occidentali… ma questo è un altro discorso… Comunque categoria di cui anch’io faccio parte, accusati di essere violenti, maleducati, e da condannare senza appello. Giustamente si fa presente che nella nostra cultura svariate sono le disuguaglianze a livello lavorativo, ma anche nella vita di tutti i giorni, si pensi solo al fatto che il sesso femminile viene da sempre chiamato “sesso debole”, e fondamentalmente sono d’accordo con alcune di queste affermazioni, ma è sempre realmente così? Veramente la donna è sempre considerata meno dell’uomo? Voglio fare qualche esempio, mettiamo che una coppia con figli che vive sotto lo stesso tetto si separa, si ritrovano davanti al giudice, a chi rimarrà la casa? Chi verserà l’assegno di mantenimento? Non c’è bisogno di dire che nel novanta per cento dei casi l’uomo dovrà fare la valigia, trovarsi un’altra sistemazione e prepararsi a sborsare un tot al mese per gli alimenti… Spesso si sente parlare di associazioni che aiutano le donne vittime di maltrattamenti ma vi garantisco che esistono anche associazioni che aiutano i mariti che col divorzio hanno perso tutto e non hanno più neanche i soldi per mangiare. Poi, voglio fare un altro esempio, la scena è questa: siamo all’uscita di una scuola elementare, tra la folla di genitori che aspettano i bambini c’è una mamma con un vestitino semitrasparente sotto il quale si vede chiaramente un tanga, che succederà? Bhè, qualche papà sbaverà, altri commenteranno sotto i baffi, tra le mamme si sentirà “quant’è ridicola quella” ma insomma le reazioni saranno queste o poco più. Mettiamo che il protagonista della stessa scena questa volta sia invece un nonno, sui settantacinque, bello robusto e peloso, vestito esattamente come la suddetta mammina, quindi stesso vestitino trasparente e mutanda frangichiappe che a stento riesce a contenere due ammennicoli ormai inservibili, che succederà? Ve lo dico io, che dopo dieci secondi qualcuno chiama i Carabinieri… Quindi dov’è l’uguaglianza? E i pari diritti? Come si può evincere dagli esempi appena menzionati non è bene generalizzare, ogni valutazione va fatta dando uno sguardo attento al contesto in cui siamo, bisogna sviscerare il problema e soprattutto capirne le origini. Da dove viene il maschilismo? Dal patriarcato che da secoli organizza (o meglio organizzava) le nostre società? A ben vedere no, le origini sono ben più antiche, e se tralasciamo le abitudini degli uomini dell’età della pietra in cui le società erano tutto tranne che civili, scopriamo che l’origine sta nelle religioni, per quanto riguarda noi occidentali quella cristiana. Dalla Genesi Dio disse alla donna: “Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà.” Cioè, non c’è scritto “ti darà un consiglio e poi te farai come ti pare”, no no, c’è scritto “ti dominerà”. Quindi se davvero volete cambiare le cose invece di protestare per le piazze, e dare la colpa ai maschi tutti, che invece per la maggior parte gravi cose non ne fanno, forse sarebbe il caso di aprire Google Maps, scrivere Vaticano, e Bon Voyage!

5 pensieri su “Patriarcato… maschilismo… insomma quella roba lì…

  1. Mmmm non sono del tutto d’accordo. Concordo sul fatto che la generalizzazione non è corretta, che se penso ai miei amici non potrei tacciarli di maschilismo (in un paio di casi li potrei definire pu##anieri ma conosco anche il corrispettivo femminile quindi 1 pari e palla al centro). La nostra cultura è fortemente permeata dal cattolicesimo pur essendo in larga parte un paese non praticante e ancor meno credente ma oggi come oggi credo che i retaggi religiosi siano difficilmente scindibili da quella che è la cultura di base. Io concordo con te che esistono molte ingiustizie nei confronti degli uomini (sul fronte del divorzio o anche di vera e propria violenza fisica e/o morale) ma sono situazioni e contesti ben precisi. Non so se riesco a rendere l’idea di quello che intendo ma tutti gli episodi, DA CONDANNARE, sono ben definiti e non fanno parte della cultura più ampia. Personalmente posso dire di aver avuto una gran botta di fortuna a crescere in una famiglia che seppur con genitori “vecchi” non avevano una visione molto conservatrice della donna, in particolare mio padre. Quindi caratterialmente non mi sono mai vista come “debole” e sicuramente mi ha messo molto a riparo da tante situazioni e impermeabile a molte altre ma ti posso assicurare che questi distinguo, giudizi, critiche e valutazioni sono tanti molto sottili ma presenti trasversalmente in tutti gli aspetti. Non sto neanche a considerare le situazione più marcate da figlie femmine che nn serve che studino, fidanzate che devono render conto, mogli che devono essere tali perchè li credo la problematica sia palese (e scrivendolo posso dire di aver visto tutte queste situazioni dal vivo)

    1. Quando dici “distinguo, giudizi, critiche e valutazioni sono tanti molto sottili ma presenti trasversalmente in tutti gli aspetti” hai perfettamente ragione solo che secondo me è proprio perchè fanno parte della cultura (ovviamente sbagliata) che difficilmente verranno eradicati. Poi penso da dove viene la cultura occidentale e vedo che la religione ha avuto un ruolo primario nella formazione dell’educazione della civiltà, quindi oltre che nelle scuole (progetto che reputo molto sensato) forse sarebbe giusto intervenire anche sui testi sacri, nei quali la parola “Dominio” è praticamente ripetuta in continuazione. Oltre che sulla donna anche per gli animali e tutta la terra: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. E quando parla di uomo non si riferisce all’essere umano ma proprio al maschio. Insomma se già dai testi sacri si parte così come si suol dire “annamo bbene”…

      1. Guarda…mettiamola così…i testi sacri per come la vedo io andrebbero proprio levati dalle scuole, quindi più che modificarli sarebbe da renderli pari al Silmarillon

  2. Argomenti troppo complessi e bisognerebbe scriverci dei libri da far studiare a scuola.
    Il caso di Giulia Cecchettin ha sollevato come un’esplosione tutto questo e la stragrande maggioranza delle persone pensa d’aver capito tutto !
    Non so dire nulla sull’argomento, sono sgomento per i fatti accaduti e che accadono, di tutte queste donne ammazzate !
    Forse molte cose fanno parte proprio del genere umano e forse, se profondamente analizzate e risolte, si trasformerebbero in altro.
    Non c’entra nulla con l’argomento ma, il film Arancia Meccanica metteva in evidenza l’errore di anninentare la violenza con sistemi apparentemente correttivi che annientava il libero arbitrio.

    … Auguri se non ci sentiamo più !
    Stefano.

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