Giorno: 20 agosto 2016

Bevande energetiche

Qualche sera fa un amico m’invita a casa sua per una cosina tranquilla, birretta e olimpiadi, che per una seratina infrasettimanale non mi pare malaccio. Mentre beviamo e scorriamo i canali di sport riceve una telefonata. E’ un suo amico che gli dice di trovarsi in zona e lui lo invita a unirsi a noi. Quando arriva ci presentiamo e mi dice di lavorare per una nota azienda produttrice di bevande energetiche. Mentre parliamo del più e del meno, complice l’alcol della birretta (che poi non era una ma due o tre… è che con le arachidi la birra va giù bene…) mi faccio scappare un commento poco lusinghiero sulle suddette bevande “capisco che ti trovi bene in azienda e magari ti pagano pure profumatamente, però quella roba fa davvero schifo…”, lui mi guarda, sorride e mi fa “ovvio, è studiato, deve far schifo”. Replico immediatamente “cioè?”, e lui “la bevanda energetica non può essere buona, deve sapere di medicinale, in modo che quando la bevi tu abbia l’impressione di doparti, quando in realtà ha l’effetto di un paio di caffè”. Rimango basito. In pratica l’azienda fa leva sulla voglia di drogarsi del genere umano. Dopo un po’ che ci penso non posso fare a meno di rientrare nell’argomento e gli faccio “e la taurina?” e lui “stavo aspettando che me lo chiedessi, lo fanno tutti… La taurina non fa male, è contenuta anche in alcuni integratori alimentari… anzi, è un buon anti-ossidante”. Io non so se tutto ciò che mi ha detto sia veritiero, comunque mi ha fatto pensare alla natura umana, al fatto che assumiamo certe sostanze convinti che abbiano chissà quale effetto e in realtà non lo hanno, oppure il contrario, magari assumiamo sostanze convinti che non abbiano nessuna ripercussione sulla nostra salute quando non è così, o anche al fatto che basta una pubblicità ben fatta o un articolo ben scritto per farci entrare in testa chissà quale idea. Siamo maledettamente maleinformati e psicolabili. E quel che è peggio è che chi si occupa di marketing questo lo sa perfettamente.